Con il Piano Transizione 4.0, Integra è in grado di supportare le aziende a livello nazionale su percorsi con tematiche afferenti alla Cybersicurezza e Digitalizzazione.
Lo scorso 22 giugno la Corte dei Conti ha dato l’ok al nuovo Piano Nazionale Transizione 4.0. Si tratta del primo, importantissimo, mattone su cui si fonda il Recovery Fund italiano.
L’investimento consiste in circa 24 miliardi di Euro per una misura che diventa strutturale e che vede il potenziamento di tutte le aliquote di detrazione e un importante anticipo dei tempi di fruizione.
E’ prevista, inoltre l’estensione del credito d’imposta alle spese sostenute per la formazione dei dipendenti e degli imprenditori.
Il tutto è finalizzato al supporto della trasformazione digitale del nostro sistema produttivo.
Diventano così fondamentali percorsi formativi da destinare al proprio personale dipendente e deve interessare uno o più dei seguenti ambiti aziendali: vendita, marketing, informatica, tecniche e tecnologie di produzione.
L’intervento di Integra con il Piano Transizione 4.0
Costituiscono in particolare attività ammissibili al credito d’imposta le attività di formazione concernenti le seguenti tecnologie:
a) big data e analisi dei dati;
b) cloud e fog computing;
c) cyber security;
d) simulazione e sistemi cyber-fisici;
e) prototipazione rapida;
f) sistemi di visualizzazione, realtà virtuale (RV) e realtà aumentata (RA);
g) robotica avanzata e collaborativa;
h) interfaccia uomo macchina;
i) manifattura additiva (o stampa tridimensionale);
l) internet delle cose e delle macchine;
m) integrazione digitale dei processi aziendali.
L’entità dell’agevolazione
L’importo dell’agevolazione e del credito d’imposta riconosciuto sarà inferiore per le grandi imprese in quanto il bonus formazione 4.0 scende al 30% e per un limite massimo di spese pari a 250.000 euro.
Limite di pari valore anche per le medie imprese, dove però la percentuale sale al 40%. Per le piccole imprese, invece, aumenta al 50% per un massimo di 300mila euro.
Il credito d’imposta deve essere indicato nella dichiarazione dei redditi relativa al periodo d’imposta in cui sono state sostenute le spese e in quelle relative ai periodi d’imposta successivi fino a quando se ne conclude l’utilizzo.
Il credito è utilizzabile, esclusivamente in compensazione, a decorrere dal periodo d’imposta successivo a quello di sostenimento delle spese ammissibili, presentando il modello F24 attraverso i servizi telematici messi a disposizione dall’Agenzia delle Entrate.