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Adeguati Assetti: responsabilità degli amministratori e implicazioni finanziarie della mancata istituzione

Nei nostri articoli precedenti abbiamo esaminato gli Adeguati Assetti previsti dal nuovo Codice della Crisi e dell’Insolvenza (CCII) e dall’articolo 2086 del Codice Civile. In questo articolo, approfondiremo le conseguenze più rilevanti nel caso di mancata istituzione di tali assetti.

Responsabilità giuridica degli Amministratori

Le norme del Codice Civile, modificate in seguito all’emanazione del Codice della Crisi e dell’Insolvenza, impongono alle SpA e alle Srl di gestire l’impresa rispettando l’articolo 2086, secondo comma, C.C. Questo implica l’obbligo, per gli amministratori, di istituire un assetto organizzativo adeguato alla natura e alle dimensioni dell’impresa, che consenta la rilevazione tempestiva della crisi e l’attuazione delle iniziative per il suo superamento. La mancata adozione di tali misure comporta la loro responsabilità verso i creditori sociali (art. 2394 c.c. per le SpA e 2476 c.c. per le Srl).
Sul piano giuridico, la responsabilità degli amministratori deriva dal principio per cui impedire un danno equivale a causarlo. La negligenza nell’adozione degli Adeguati Assetti può portare alla mancata rilevazione tempestiva della crisi e alla disgregazione del patrimonio aziendale danneggiando i creditori sociali.

Implicazioni finanziarie del mancato adeguamento

Ma non solo: l’omessa istituzione degli “adeguati assetti” può avere anche ripercussioni immediate sul piano finanziario, in base alla nuova definizione di debitore in default per il sistema bancario. La crisi finanziaria aziendale, se non rilevata tempestivamente, può prolungare le esposizioni bancarie oltre la loro naturale scadenza. Ciò può portare a una classificazione dell’azienda come soggetto in default anche per importi minimi di debito scaduto, con implicazioni estensibili, in vario modo, anche ai soggetti ad essa collegati, causando una pericolosa reazione a catena.
È evidente, dunque, che i danni per gli Amministratori di SpA e Srl derivanti dalla mancata rilevazione tempestiva della crisi si manifesteranno molto prima di un accertamento giudiziale. Le conseguenze immediate, infatti, includono il mancato rinnovo degli affidamenti bancari, nonché la richiesta di rientro anticipato dalle esposizioni scadute.

L’interrogativo finale rimane: è il caso di continuare a rischiare e “mettere la testa sotto la sabbia”?